Chiesa San Giuseppe



Inizialmente, il convento aveva dedicato la sua chiesa alla Vergine Addolorata. Tuttavia, nel 1858, essa fu posta sotto la protezione dell'Immacolata.

  

 

La chiesa dell'Immacolata, caratterizzata da un'elegante facciata neoclassica, presenta una singola navata decorata con stucchi e altari, abbelliti da dipinti ad olio raffiguranti la Croce, l'Addolorata e alcuni Santi cappuccini. Si possono inoltre ammirare le sculture lignee di San Luigi Gonzaga di Luigi Santifaller da Ortisei, del Cristo alla colonna, dell'Addolorata e un Crocifisso, tutte opere di autori sconosciuti dell'epoca.

 

 

 

L'abside, ristrutturata nel 1977, ospita ancora la nicchia centrale con una statua lignea della Madonna, anch'essa di autore sconosciuto. Al centro dell'abside si trova l'altare principale, completato da una sedia per la presidenza, un ambone e una fonte battesimale realizzati in marmo dai fratelli Alberghina di Caltagirone. Infine, spicca un tabernacolo di legno intarsiato risalente all'800.

 

 

 

Con un decreto del 8 dicembre 1952 di monsignor Pietro Capizzi, la chiesa divenne la sede della nuova parrocchia di San Giuseppe, patrono del paese. Questa decisione è stata presa in attesa della costruzione di una nuova chiesa più spaziosa e decorosa.

 


 

A Ramacca, l'entusiasmo per la festa di San Giuseppe si diffonde tra la popolazione con fervore inestimabile. Fu proprio agli albori del XVIII secolo, all'epoca in cui il paese venne fondato, che gli abitanti decisero di eleggere il Santo Patriarca come loro protettore.

 

Da quel momento, ogni 19 marzo, si danno vita a riti e tradizioni che impreziosiscono i giorni di festa con un'aura di sacralità e gioia.

 

Le celebrazioni di San Giuseppe a Ramacca prendono avvio la sera del 18 marzo, quando gli abitanti aprono le porte delle proprie dimore per accogliere la visita agli altari dedicati al Santo. Con immensa devozione, preparano queste meraviglie all'interno delle loro case, come segno di un voto compiuto o per rendere grazie per le grazie ricevute. L'impegnativo lavoro di allestimento degli altari coinvolge l'intero vicinato e i parenti, e l'attesa travolgente che precede l'evento si protrae per settimane intere.

 

 

 

Le sontuose tavole degli altari sono splendidamente imbandite con una miriade di prelibatezze, ognuna legata a una simbologia specifica, in cui trovano posto d'obbligo i dolci tradizionali della festa. Tra queste prelibatezze, spicca anche il celebre pane di Ramacca, modellato con maestria in forme circolari, palme, eleganti bastoni fioriti dedicati a San Giuseppe o perfino teneri cuori, a rappresentare il simbolo sacro della Sacra Famiglia.

 

 

Durante le celebrazioni, le dimore che ospitano gli altari rimangono aperte ai visitatori fino a tarda sera, offrendo a tutti l'opportunità di immergersi in questa meravigliosa tradizione.


Chiesa Matrice


La Chiesa Matrice dedicata alla Natività di Maria Santissima, è situata nelle vicinanze della piazza centrale del paese, piazza Umberto I.

La chiesa caratterizzata da un’unica navata, mette in risalto, già dall’ingresso, la bellissima statua linnea della Madonna della Natività, risalente agli inizi del 1700, statua in stile Rococò, che tiene in braccio Gesù bambino, il quale stringe nella propria mano un cuore infuocato d’amore. 

La statua è posizionata al di sopra di un maestoso altare centrale in marmo anch’esso risalente ai primi anni del 1700.


Ai lati della navata sono stati realizzati 4 altari in marmo ognuno dedicato ad una statua linnea differente. 

Abbiamo a sinistra gli altari dedicati a Santa Lucia, al di sopra del quale si erge la statua in gesso della Santa risalente agli anni ’50, e l’altare dedicato alla Madonna Bambina, la cui statua dà il nome alla chiesa, precedentemente chiamata chiesa della Madonna della Natività, la quale diventa Natività della Madonna Santissima. La statua ordinata da Ortisei per volere del parroco Novello, risale al dopo Guerra.


A destra della navata si possono ammirare gli altari dedicati a San Francesco di Paola, e a San Giuseppe. Le statue linnee dei due Santi risalgono rispettivamente al 1800 e al 1700. San Giuseppe è il Patrono della nostra Ramacca, celebrato in due date, il 19 Marzo la cui festa è improntata sulla solidarietà verso i poveri, e durante la quale si realizzano i famosi “Altari di San Giuseppe”, e una seconda festa celebrata a cavallo tra Giugno e Luglio, in cui si celebra il Santo ma è più una festa di stampo folcloristico.


Ultimo ma non per importanza ed esposto alla sinistra della navata, è il Crocifisso Linneo di Gesù, un Crocifisso morto, poiché raffigura Cristo con gli occhi chiusi. Questo Crocifisso risale al 1600 ed era il Crocifisso esposto nella chiesa del S.S. Crocifisso, una chiesetta baronale del seicento, ai lati della quale è stata edificata l’attuale Chiesa Matrice. In questa chiesetta di un'unica piccolissima navata era esposto il Crocifisso Linneo.